sabato 29 marzo 2014

Alexandria's genesis: mito o verità?

Il 29 aprile del 1329 nasce una bimba che porta il nome Alexandria; sembra perfettamente normale finché i suoi occhi diventano inspiegabilmente viola: i genitori sono spaventati davanti ad un cambiamento del genere e, intimoriti, pensano che sia il primo passo verso la trasformazione in strega della figlia.
Invece, i saggi da loro interpellati, con gioia li informarono che la loro bambina è un mito diventato realtà e raccontano loro la storia della figura leggendaria dagli occhi viola che apparve in Egitto successivamente ad una scia che illuminò il cielo. Il mito vuole che di questo "spirit people" si persero le tracce una volta che questi si mise in viaggio verso nord.
Alexandria nel frattempo è cresciuta, si è sposata ed ha avuto 4 figli, tutti con la mutazione genetica della madre.
La cosiddetta "Alexandria’s Genesis" è una delle mutazioni genetiche più interessanti e sorprendenti di cui si è venuti a conoscenza, tanto incredibile che la linea tra verità e mito è molto sottile.
Si dice che quando il bimbo nasce sembra perfettamente normale e i suoi occhi hanno una colorazione che va dal blu al grigio. Per i primi mesi la sindrome è dunque asintomatica, ma dal sesto mese in poi gli occhi si tingono di viola: è proprio per questa caratteristica che la mutazione di Alexandria's genesis è anche conosciuta come "sindrome degli occhi viola".
Le altre caratteristiche di questa mutazione includono una vista perfetta di 10/10, l'assenza di crescita di peli al di fuori dei capelli, delle ciglia e sopracciglia, un sistema immunitario pressoché imbattibile, per quanto riguarda la donna è fertile pur non avendo le mestruazioni, l'aspettativa di vita va dai 130 ai 170 anni, in quanto dal compimento dei 21 anni i processi di invecchiamento del corpo sono ridotti al minimo; per finire, i soggetti che portano questa sindrome hanno la pelle molto bianca e immune da scottature.
Il fatto che di questa sindrome si dica che appartenga ad esseri umani pressoché perfetti, in grado di avere una vita lunghissima e immuni a tutti i disagi fisici comuni, ha ispirato i cantastorie dei tempi andati che intrattenevano il pubblico con successo raccontando più leggende che storie di vita reale.
La questione rimane aperta: le mutazioni genetiche sono all'ordine del giorno e sono sempre più studiate e rintracciate, ma la sindrome dell' "uomo perfetto" è reale? Esiste? O siamo semplicemente dei sognatori che si lasciano entusiasmare da vecchie storie?
(Vi dico la verità..sicuramente io non ho questa sindrome..per quanto mi piacerebbe!)
-S

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